Gli italiani hanno la reputazione di non essere molto bravi nelle lingue, soprattutto in inglese. Tuttavia, anno dopo anno, i candidati al famoso test TOEIC continuano a migliorare il loro punteggio. Questo è ciò che mostra l’ultimo barometro sul livello TOEIC degli italiani. Abbiamo riassunto le informazioni principali di questo studio, oltre al profilo dei candidati e l’evoluzione dei punteggi negli ultimi quattro anni.
2018-2021: il punteggio medio TOEIC in Italia migliora
ETS Global, l’organizzazione responsabile del TOEIC, ha indicato nel suo barometro il livello medio degli italiani tra il 2018 e il 2021.
Nel 2018, il punteggio medio nazionale è stato di 719/990. I risultati migliori sono stati registrati nel gruppo di età compreso tra i 21 e i 25 anni, con un punteggio di 742/990. Mentre il gruppo degli over 45 ha ottenuto una media di 609/990.
In relazione alla scala QCER, in quell’anno gli italiani hanno ottenuto un livello B1. L’equivalenza tra i punteggi TOEIC e la scala QCER è la seguente:
- <120 punti: non valutabile (120 punti è il minimo)
- 120 a 225 punti: A1
- 225 a 550 punti: A2
- 550 a 785 punti: B1
- 785 a 945 punti: B2
- >945 punti: C1
💡 Per maggiori informazioni sul Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, leggi il nostro articolo : Tutte le info sui livelli linguistici del QCER
Nel 2021, il punteggio medio nazionale è aumentato di 14 punti, arrivando a 733/990. Tra i candidati, sono gli studenti a ottenere i punteggi più alti (768/990). Anche se bisogna tener conto che sono i più numerosi, poiché nel 2021 costituivano il 61% del totale.
Questi risultati sono piuttosto soddisfacenti se confrontati con quelli dei nostri vicini europei, il cui livello complessivo è 697/990. Anche se bisogna tener conto che i paesi la cui popolazione ha tradizionalmente un buon livello di inglese non vengono in questo caso rappresentati (Paesi scandinavi, Germania, Austria, Paesi Bassi, ecc.).
Il livello TOIEC in Italia: risultati secondo i profili degli studenti e dei lavoratori
Risultati degli studenti
Il barometro globale ETS mostra che i punteggi del TOEIC sono abbastanza coerenti tra gli studenti. In generale, i punteggi variavano da 581 a 796 punti nel 2021. Il livello medio di inglese degli studenti è quindi tra B1 e B2.
Vale la pena notare che i candidati specializzati in ingegneria e architettura hanno ottenuto i punteggi più alti. Gli studenti di finanza, marketing e commercio sono in fondo alla classifica, con un punteggio di 698/990. Questo risultato è piuttosto sorprendente, dato che le lingue straniere, e in particolare l’inglese, sono una risorsa importante in questi settori.
➡️ Per saperne di più: I vantaggi della formazione linguistica per il business internazionale (ma non solo…)
Risultati per settore di attività e occupazione
Come gli studenti, anche i lavoratori hanno ottenuto punteggi relativamente simili, sebbene vi siano piccole differenze tra i diversi settori di attività. Ad esempio, i punteggi più bassi si registrano nelle forze armate (569 punti), mentre i candidati del settore dei servizi raggiungono i 735 punti. In cima alla classifica ci sono anche due industrie:
- elettronica (723/990) ;
- produzione di veicoli (717/990).
Tra le diverse professioni elencate, i lavoratori delle professioni scientifiche (ingegneri, matematici, ricercatori, ecc.) ottengono un punteggio elevato. Nel 2021, il loro punteggio medio è stato di 744/990.
Tra le figure professionali più in basso ci sono i tecnici (falegnami, elettricisti, idraulici…), con un punteggio di 580 punti. Tuttavia, c’è da sottolineare che i loro risultati stanno migliorando di anno in anno, visto che nel 2018 hanno totalizzato solo 555 punti.
L’esame TOEIC: le motivazioni dei candidati
Perché fare il TOEIC? Il motivo principale per cui si sostiene il test TOEIC è l’ottenimento di un diploma nell’ambito dei propri studi (76%).
Tuttavia, anche se non si frequenta più l’università, può essere necessario sostenere questo test. Circa il 6% dei candidati si è iscritto, ad esempio in vista di una candidatura lavorativa. Il test può anche portare a nuove opportunità professionali, come una promozione. Questa è stata la motivazione del 4% dei candidati nel 2021.
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