L’esperanto… Sembra un nome poetico per una lingua! Creata nel XIX secolo da un oculista polacco, doveva diventare la seconda lingua universale. Qual è la situazione nel 2022, 135 anni dopo la creazione dell’esperanto? Quanti parlano esperanto? L’esperanto può davvero essere usato nella vita quotidiana o per viaggiare? L’esperanto può quindi sostituire un’altra lingua che sembra essere l’unica universale: l’inglese?
Hai detto esperanto… ma cos’è?
L’esperanto è nato ufficialmente nel 1887. Il suo creatore, Ludwik Lejzer Zamenhof, era un oculista polacco la cui ambizione era quella di creare una lingua in cui le persone di lingua madre diversa potessero capirsi. Il suo sogno era che l’esperanto diventasse una lingua universale attraverso la quale tutti potessero comunicare.
Più che una lingua, è anche una filosofia che sostiene l’universalismo e la tolleranza tra i popoli. Nei suoi primi giorni, questi valori hanno conquistato molte sfere intellettuali. L’esperanto era molto popolare all’inizio del XX secolo. Tuttavia, lo sviluppo della lingua fu fortemente condizionato dalla prima e dalla seconda guerra mondiale.
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Una lingua facile da studiare
«Esperanto, s. m. e agg. Lingua internazionale artificiale, creata per favorire le relazioni e l’avvicinamento dei popoli; la sua grammatica consta di poche e semplici regole e il suo lessico consiste di vocaboli formati modificando un certo numero di radici.»
Definizione data dal dizionario Treccani
Infatti, l’esperanto è caratterizzato dal fatto che è semplice da studiare. Essendo una lingua “artificiale”, non è realmente legata a nessuna famiglia linguistica, anche se la maggior parte del suo vocabolario è basato sulle lingue indoeuropee. Tuttavia, ha un grande vantaggio per chi lo studia: a differenza delle lingue viventi “naturali”, non ha eccezioni (ortografia, grammatica, ecc.). La coniugazione ha solo 6 inflessioni che si applicano a tutti i verbi. Il suo alfabeto è composto da 28 caratteri latini.
Secondo alcuni esperti, un madrelingua italiano necessiterebbe di circa 150 ore per imparare l’esperanto a un livello standard.
« (…) per una persona che ha studi di medie superiori bastano 150 ore di studio per parlare correntemente l’esperanto; rispetto alle altre lingue dove servono rispettivamente: 2.000 ore di studio in più per il tedesco, 1.500 ore di studio in più per l’inglese, 1.000 ore di studio in più per il francese»
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➡️ Per saperne di più: Cosa rende alcune lingue facili o difficili? Quali sono le lingue più facili da studiare? La risposta in questo articolo.
Inglese vs. Esperanto: una sfida equilibrata?
Universale, semplificato, veloce da imparare: l’esperanto sembra avere tutte le carte in regola per sedurre molti studenti poliglotti. Tuttavia, la lingua inventata da Zamenhof sembra lontana dal poter detronizzare l’inglese come lingua franca. Facciamo il punto sui risultati!
| Espéranto | Anglais | |
| Numero di parlanti (prima/o seconda lingua) | ± 2 M | ± 1 348 M |
| Numero di parlanti (madrelingua) | ± 1 000 | ± 400 M |
| Numero di paesi dove è lingua ufficiale | 0 | 53 |
Le cifre parlano da sole: il predominio dell’inglese sull’esperanto è evidente.
L’inglese è ancora una lingua essenziale in molti settori
Anche se l’esperanto sembra aver trovato una nuova vita grazie a Internet, è ancora difficile utilizzare questa lingua per una comunicazione universale. Imparare l’inglese è quindi essenziale per chiunque voglia lavorare in un ambiente internazionale.
Non dimentichiamo che la lingua di Shakespeare è semplicemente quella più richiesta dai datori di lavoro in Italia. Ma è molto più di un linguaggio legato al “business”. Se sei curioso per natura, allora dovresti assolutamente studiare l’inglese! Ti darà accesso a molte pubblicazioni, soprattutto scientifiche.
💡 Per saperne di più: Perché imparare l’inglese? 6 (eccellenti) ragioni.
Da sottolineare inoltre che è il linguaggio più usato sul Web è l’inglese (63,6%). secondo l’analisi di W3 Techs. In confronto, l’italiano rappresenta lo 0,7% del contenuto di Internet e l’esperanto meno dello 0,1%.
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