Basandosi sui dati della CIA MoveHub possiamo vedere una mappa della seconda lingua più parlata in ogni paese del mondo.
Le lingue indoeuropee spiccano in tutti i continenti, sia per numero di parlanti che per numero di paesi. Non sorprende che l’inglese sia la seconda lingua in 55 paesi (esclusi quelli che l’hanno adottato come prima lingua).
Le 5 seconde lingue più diffuse nel mondo:
1. Inglese, parlato in 55 paesi
2. Francese, parlato in 14 paesi
3. Russo, parlato in 13 paesi
4. Spagnolo, parlato in 8 paesi
5. Creolo, parlato in 8 paesi
Nella maggior parte dei casi, la seconda lingua viene parlata da una minoranza della popolazione, come ad esempio il cinese (mandarino) in Australia (1,6% della popolazione). Esistono degli esempi contrari, come negli Stati Uniti, dove interi Stati sono praticamente bilingue in inglese e spagnolo; in Bosnia-Erzegovina la seconda lingua serba è parlata da oltre il 30% della popolazione.
Le seconde lingue sono lo specchio della storia del paese
L’origine delle seconde lingue può essere spiegata in diversi modi. In Africa e in America Latina, in particolare, si possono trovare le lingue parlate dalle civiltà precedenti alla conquista (ad esempio, il quechua in Perù e Bolivia).
Anche le ondate migratorie sono all’origine delle seconde lingue: quelle contemporanee, come lo spagnolo importato dai messicani negli Stati Uniti, o quelle più antiche, come l’italiano in Argentina.
Al contrario, alcuni coloni hanno trasmesso la loro lingua nelle regioni colonizzate: il francese in Algeria e Tunisia o il portoghese in Mozambico.
In ogni caso, le seconde lingue evidenziano la storia e la ricchezza di ogni popolo.
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